zolfo

Lo Zolfo come correttivo

Uno dei valori più importanti che bisogna valutare nel terreno è il pH poichè questo influenza l’entità e l’attività dei microrganismi, la trasformazione dell’Azoto organico sotto forma di nitrati, la velocità di assorbimento degli elementi fertilizzanti. Una funzione dello zolfo come correttivo è quella di abbassare il pH del terreno con la conseguenza di agevolare l’attività dei microrganismi, la nitrificazione dell’Azoto, la fissazione dell’Azoto nel terreno, il processo di fotosintesi clorofilliana e l’assorbimento degli altri fertilizzanti. Combatte le clorosi perchè libera tutti i microelementi bloccati nel terreno.

Nei terreni salmastri agevola il dilavamento dei sali perchè reagisce con questi trasformandoli in solfati facilmente dilavabili. Nei terreni argillosi disgrega le zolle facilitando la permeabilita’ dell’acqua. La conseguenza di tutto ciò è un notevole risparmio del costo della concimazione poiché si potrà impiegare una quantità minore di fertilizzanti. Da prove svolte in campi sperimentali si è notato che si può ridurre l’apporto di P (fosforo) del 50%, di K (potassio) del 20% ed eliminare i microelementi. La condizione di sub acidità che si crea nel suolo permette alle piante di avere gli elementi fertilizzanti a disposizione costantemente e nel momento in cui ne hanno bisogno.

Il risultato è un anticipo della maturazione di alcuni giorni ed un incremento del rendimento produttivo in termini di quantità e qualità. E’ indicato per tutte le colture in qualsiasi periodo dell’anno, dato che lo zolfo agisce sul terreno creando le condizioni ottimali per tutte le fasi vegetative.


Lo Zolfo fungicida

L’impiego dello zolfo come fungicida risale a tempi remoti. Il meccanismo d’azione dello zolfo è molto semplice. Agisce a contatto del parassita come inibitore della catena respiratoria delle spore fungine. Lo zolfo quindi impedisce la proliferazione delle spore bloccando il parassita. Grazie a questo meccanismo d’azione lo zolfo non provoca fenomeni di assuefazione nei parassiti. I trattamenti preventivi con zolfo rappresentano il miglior antidoto all’insorgere di malattie fungine quali Oidio, Escoriosi, Ruggine. E’ anche un valido anticrittogamico poiché agisce sugli acari quali l’Eriofide della vite, del pero.


Lo Zolfo come nutriente

Gli elementi fertilizzanti forniscono il nutrimento alle colture ed in base alla quantità necessaria allo sviluppo delle stesse si classificano in: · Principali (Azoto, Fosforo, Potassio) · Secondari (Calcio, Magnesio, Zolfo) · Microelementi (Ferro, Manganese, Boro, ecc.) Molte colture assorbono notevoli quantità di zolfo, spesso nella stessa misura dell’Azoto ed in alcuni casi anche in misura maggiore. (Tabacco, Cavolo, Colza, Patate, Aglio). I vegetali non sono in grado di assorbire l’Azoto in forma organica ma sotto forma di nitrati. Per lo zolfo occorre il processo di trasformazione in solfato. Se vi è carenza di zolfo il metabolismo dell’Azoto è ostacolato e ciò comporta la necessità di impiegare quantità maggiori di Azoto, un rallentamento del processo di fotosintesi e crescita delle piante ed anche l’insorgere di clorosi.

La carenza di zolfo nei terreni, spesso sottovalutata, è dovuta essenzialmente alla diffusione nel passato di concimi ad alto titolo di azoto che non contenevano zolfo, alla desolforazione delle emissioni in atmosfera, e all’incremento della produttività per ettaro con conseguente maggior asporto di zolfo dal terreno. È quindi necessario ristabilire il giusto rapporto fra tutti gli elementi nutritivi attraverso un apporto di zolfo al terreno che permette di incrementare l’efficacia dei fertilizzanti principali, la resa per ettaro e la qualità del raccolto. È un elemento fertilizzante e nutriente che occorre in quantità pari al Fosforo e al Potassio, fondamentale per la fisiologia della pianta, per la fotosintesi clorofilliana. Lo zolfo è necessario per la formazione di due aminoacidi essenziali quali la Cistina e la Metionina che servono alla sintesi delle proteine da cui dipende il valore nutritivo dei prodotti agricoli ed è indispensabile per la formazione di due composti solforati quali la Tiamina e la Biotina costituenti essenziali rispettivamente delle vitamine B1 e H e per la vitamina A

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